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    Modello autocertificazione

    Modello Autocertificazione Novembre 2020

     

    Con i provvedimenti delle ultime ore per limitare l’epidemia di Coronavirus in Italia, torna ‘in scena’ il modulo di autocertificazione. Con il nuovo Dpcm servirà per spostarsi durante il coprifuoco alle 22 che scatta in tutte le zone (gialla, arancione, rossa).  Ma non sarà l’unica occasione in cui andrà fornito, il premier Giuseppe Conte, in conferenza stampa, ha specificato che “l’autocertificazione è collegata ai divieti.

    Se c’è un divieto per quanto riguarda gli spostamenti va motivato con l’autocertificazione. Quando c’è la raccomandazione non va offerta nessuna autocertificazione, ma ci auguriamo che anche le raccomandazioni vengano rispettate”.

    Il modulo è lo stesso che era stato predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre e già utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il coprifuoco. Si tratta di un modello standard, che avranno a disposizione tutte le pattuglie delle forze di polizia. In questo modello, come in tutti i precedenti modelli, il cittadino, dovrà indicare le motivazioni del suo spostamento all’interno del Comune o Regione di residenza.

    Il paese è stato diviso in tre aree con 3 colori diversi. Area Gialla Area arancione e Area rossa.

    Ecco cosa si potrà fare nelle diverse aree.

    Area Gialla
    Area Arancione
    Area Rossa

     

    • 5 Nov, 2020
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    iorestoacasa

    #iorestoacasa

    iorestoacasa

     

    #Stiamoacasa ma senza rinunciare alla cultura!

     

    Sperando di fare una cosa gradita in questi giorni così complessi, vi lascio 10 link per accedere a 10 musei da visitare stando a casa: tour virtuali e collezioni online.

    1. Pinacoteca di Brera – Milano

    2. Galleria degli Uffizi – Firenze 

    3. Musei Vaticani – Roma 

    4. Museo Archeologico – Atene 

    5. Prado – Madrid

    6. Louvre – Parigi 

    7. British Museum – Londra

    8. Metropolitan Museum – New York 

    9. Hermitage – San Pietroburgo

    10. National Gallery of art – Washington 

     

    • 13 Mar, 2020
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    Coronavirus

     

    Ecco i dieci messaggi del manifesto lanciato da ISS e ministero della Salute

    1. Lavati spesso le mani;
    2. Evita il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
    3. Non toccarti occhi, naso e bocca con le mani;
    4. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci;
    5. Non prendere farmaci antivirali ne’ antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
    6. Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
    7. Usa la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate;
    8. I prodotti made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi;
    9. Contatta il Numero Verde 1500 se hai febbre o tosse e sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni;
    10. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

     

    Potete consultare anche il sito del Ministero della Salute per ulteriori informazioni e aggiornamenti riguardo il contagio del Nuovo Coronavirus.

     

    • 3 Mar, 2020
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    Il Garante privacy incontra Facebook e chiede chiarimenti

    cambridge analytica

    Cambridge Analytica, il Garante privacy incontra Facebook e chiede chiarimenti sulle possibili violazioni commesse in Italia

    Il Garante della privacy ha ricevuto la mattina di martedì 24 aprile una delegazione di Facebook per approfondire l’istruttoria sul caso Cambridge Analytica.

    L’Autorità ha chiesto alla società americana ulteriore documentazione in merito alla possibile violazione dei dati personali di decine di migliaia di utenti italiani già individuati e di altri ancora da identificare.

    All’incontro con il Presidente Antonello Soro ha partecipato una delegazione di Facebook guidata dalla responsabile europea per la privacy Yvonne Cunnane (Director – Head of Data Protection).

    Facebook ha offerto piena collaborazione e provvederà a fornire tutti i chiarimenti in merito alle numerose questioni sottoposte dall’Autorità italiana; in particolare:

    Quali e quante società che effettuano marketing politico hanno avuto accesso ai dati degli utenti; Informazioni in merito alle policy e alle tecnologie utilizzate, relative al riconoscimento facciale;

    Modalità per l’adeguamento del trattamento dei dati personali al GDPR (il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali);

    Modalità di profilazione degli utenti, con particolare riferimento ai dati sensibili; Il tipo di controlli effettuati sugli sviluppatori delle app collegate a Facebook.

    “Le grandi società operanti su Internet – ha affermato il Presidente dell’Autorità Antonello Soro – proprio in virtù del rilevante potere che esercitano e delle enormi quantità di dati personali che trattano, devono dimostrare di operare nel rispetto della legge e di meritare la fiducia dei loro utenti”.

    “Ci aspettiamo da Facebook piena collaborazione nel prosieguo di questa istruttoria e confidiamo – ha aggiunto Soro – che la multinazionale americana rafforzi le garanzie per la protezione dei dati dei cittadini italiani ed in generale europei, anche ai sensi del nuovo

    Regolamento privacy che sarà definitivamente applicabile a partire dal prossimo 25 maggio”. “Nel caso in cui si riscontri una non adeguata tutela dei dati personali – ha sottolineato il Presidente Soro – potremo imporre ai giganti della rete precise misure prescrittive e irrogare pesanti sanzioni.

    La sanzione maggiore, però, è quella che rischiano di ricevere dai loro stessi utenti, che abbandonano le piattaforme a seguito della violazione del patto fiduciario che ad esse li lega, con conseguente perdita del valore di mercato delle aziende interessate”.

    Il Garante della privacy, in merito al caso Facebook, si coordinerà con le altre Autorità europee nell’ambito del Social Media Working Group costituito – anche su richiesta italiana – presso il Gruppo “Articolo 29” (WP29).

    “Con la decisione di chiedere chiarimenti sulle violazioni commesse da Facebook in Italia il Garante per la privacy ha accolto in pieno la nostra istanza”, ha commentato il Codacons.

    “Nei giorni scorsi avevamo presentato una istanza al Garante per la privacy chiedendo di accertare in modo chiaro le violazioni commesse da Facebook a danno degli utenti italiani e di identificare tutti i soggetti coinvolti – ha spiegato il Codacons – La risposta pervenuta oggi da Soro ci soddisfa, ma attendiamo gli esiti delle indagini aperte sul caso da Procura di Roma e Antitrust, procedimenti avviati su esposto Codacons, unica associazione che in Italia si è attivata a tutela degli utenti coinvolti”.

    E proprio in relazione alle iniziative legali avviate dal Codacons, sono arrivate le prime adesioni alla class action promossa dall’associazione negli Stati Uniti contro Facebook da parte di utenti i cui dati risultano essere stati utilizzati da Cambridge Analytica.

    • 27 Apr, 2018
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    Nel 2018 siamo più interessati per i tablet che per i notebook

    Tablet VS Notebook

    Notebook e Tablet, una sfida che dura da anni nelle scelte d’acquisto degli italiani.

    C’è chi sceglie il notebook per godere di una potenza di calcolo pari a quella di un PC desktop ma di dimensioni inferiori.

    Chi, invece, sceglie il tablet preferendo un display touch e una maggiore portabilità anche a fronte di specifiche tecniche inferiori.

    A dire il vero idealo – il portale internazionale per la comparazione prezzi online – ha scoperto che fino allo scorso anno si è trattata di una sfida impari:

    tra il 2015 ed il 2017 il notebook ha sempre avuto la meglio sul tablet, fino ad oggi almeno. Nel 2018, infatti, la crescita dell’interesse verso il tablet ha per la prima volta non solo superato – ma doppiato – quella nei confronti del notebook con una percentuale di crescita del 52% rispetto al 26% del suo antagonista. idealo ha notato come questo divario sia andato ad assottigliarsi nel corso degli anni, prima del definitivo ribaltamento, con un interesse sempre maggiore nei confronti della categoria tablet fino ad arrivare al valore odierno

    Ogni 100 tablet vengono acquistati 89 notebook. Il picco della domanda legata ai tablet è stata registrata tra gli ultimi due mesi del 2017 e Gennaio 2018, periodo che include due tra i momenti più interessanti per il settore e-commerce: il Black Friday e le festività natalizie.

    L’analisi delle ricerche degli utenti – collegate a notebook e tablet – ci dicono molto di cosa si vuole da questi dispositivi. Infatti, al di là della necessità di trovare un “porta tablet” o una “borsa notebook” (prima keyword per entrambe le categorie);

    Chi cerca un tablet è interessato principalmente alla sua grandezza (keyword più ricercata a riguardo: “tablet 8 pollici”) e solo secondariamente alla sua potenza (in questo caso “tablet octa-core”).

    Chi cerca un notebook, invece, è principalmente interessato al suo peso (keyword più ricercata: “notebook peso meno di 1,5 kg”) e secondariamente alla CPU (in questo caso: “Notebook Intel Core i7).

    Tra i brand più richiesti, per i notebook si segnalano Sony e Samsung; per i tablet Huawei e Lenovo.

    Secondo idealo, gli e-consumer più interessati ai notebook si concentrano nella fascia di età che va dai 25 ai 34 anni (26,3%).

    Gli amanti dei tablet sono tendenzialmente più grandi. Infatti, i più interessati alla categoria hanno tra i 35 e i 44 anni (29,4%) .

    Più in generale, gli over 44 prediligono i tablet rispetto ai notebook (37,8% vs. 30,2%), probabilmente perché si tratta di strumenti più intuitivi e dalle funzionalità più simili a quelle di uno smartphone.

    Quando si parla invece di confronto tra i sessi, infine, idealo rileva che sono molti di più gli uomini che si informano sui prezzi di notebook e tablet online rispetto alle donne.

    Secondo il totale dei dati presi in esame, gli uomini raggiungono il 78,5% di interesse quando si tratta di notebook ed il 73,8% quando si parla di tablet.

    “Seguiamo da tempo con interesse questa lotta tra tablet e notebook e sapevamo che il sorpasso era alle porte – commenta Fabio Plebani, country manager per l’Italia di idealo -.

    Analizzando i nostri dati, infatti, abbiamo avuto conferma di come si tratti di due categorie entrambe amate dai consumatori digitali, come l’intero settore dell’elettronica di consumo; due prodotti che crescono entrambi ma a velocità differenti.

    Questo doppio andamento positivo, al di là del confronto interno, ci mostra come i dispositivi portatili stiano continuando la propria avanzata per la conquista del mondo desktop!

    E noi siamo pronti a informarvi sui prossimi sviluppi”.

     

    • 18 Apr, 2018
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    Viaggio nell’antica Roma

    viaggio nei fori

     Torna il Viaggio multimediale nei Fori di Cesare e Augusto

    Il 21 aprile torna a vivere la storia del Foro di Cesare e di Augusto con “Viaggi nell’antica Roma”, gli straordinari spettacoli che hanno già affascinato oltre 520 mila persone.

    I due progetti, a cui sarà possibile assistere ogni sera fino all’11 novembre 2018, sono promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale

    – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotti da Zètema Progetto Cultura.

    L’ideazione e la cura sono di Piero Angela e Paco Lanciano con la storica collaborazione di Gaetano Capasso e con la Direzione Scientifica della Sovrintendenza Capitolina.

    Il progetto “Viaggi nell’antica Roma” racconta il Foro di Augusto e il Foro di Cesare partendo da pietre, frammenti e colonne presenti, con l’uso di tecnologie all’avanguardia.

    Gli spettatori sono accompagnati dalla voce di Piero Angela e da magnifici filmati e proiezioni che ricostruiscono quei luoghi così come si presentavano nell’antica Roma:

    Una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico.

    Due storie e due percorsi nell’antica Roma da vivere separatamente (singolo spettacolo € 15 intero; € 10 ridotto) ma anche in forma combinata nella stessa serata o in due serate diverse (combinato Foro di Cesare + Foro di Augusto intero € 25; ridotto € 17).

    È possibile acquistare i biglietti anche tramite il numero 060608, nei Tourist Infopoint e sul sito web dedicato www.viaggioneifori.it.

    Grazie ad appositi sistemi audio con cuffie gli spettatori assistono a uno spettacolo di effetti speciali e musiche, raccontato in 8 lingue (italiano, inglese, francese, russo, spagnolo, tedesco, cinese e giapponese).

    Le modalità di accesso ai due spettacoli sono differenti. Per il “Foro di Augusto” sono previste tre repliche secondo il calendario pubblicato (durata 40 minuti) mentre per il “Foro di Cesare”.

    E’ possibile accedere ogni 20 minuti secondo il calendario pubblicato (percorso itinerante in quattro tappe, per la durata complessiva di circa 50 minuti, inclusi i tempi di spostamento).

    FORO DI CESARE – Lo spettacolo all’interno del Foro di Cesare è itinerante. Si accede dalla scala accanto alla Colonna Traiana e si attraversa il Foro di Traiano su una passerella realizzata appositamente.

    Attraverso la galleria sotterranea dei Fori Imperiali si raggiunge il Foro di Cesare e si prosegue così fino alla Curia Romana.

    Il racconto di Piero Angela, accompagnato da ricostruzioni e filmati, parte dalla storia degli scavi realizzati per la costruzione di via dei Fori Imperiali, quando un esercito di 1500 muratori, manovali e operai fu mobilitato per un’operazione senza precedenti:

    Radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area per raggiungere il livello dell’antica Roma.

    Quindi si entra nel vivo della storia partendo dai resti del maestoso Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo

    Si può rivivere l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici del Foro.

    Tra i colonnati rimasti riappaiono le taberne del tempo, cioè gli uffici e i negozi del Foro e, tra questi, il negozio di un nummulario, una sorta di ufficio cambio del tempo.

    All’epoca c’era anche una grande toilette pubblica di cui sono rimasti curiosi resti.

    Per realizzare il suo Foro, Giulio Cesare dovette espropriare e demolire un intero quartiere e il costo complessivo fu di 100 milioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 milioni di euro.

    Accanto al Foro fece costruire la Curia, la nuova sede del Senato romano, un edificio che ancora esiste e che, attraverso una ricostruzione virtuale, è possibile rivedere come appariva all’epoca.

    In quegli anni, mentre la potenza di Roma cresceva a dismisura, il Senato si era molto indebolito e fu proprio in questa situazione di crisi interna.

    Cesare riuscì a ottenere poteri eccezionali e perpetui.

    Grazie al racconto di Piero Angela si potrà conoscere più da vicino quest’uomo intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri. FORO DI AUGUSTO

    – Il racconto del Foro di Augusto parte dai marmi ancora visibili nel Foro e, attraverso una multiproiezione di luci, immagini, filmati e animazioni.

    Il racconto di Piero Angela si sofferma sulla figura di Augusto, la cui gigantesca statua, alta ben 12 metri, era custodita accanto al tempio dedicato a Marte Ultore.

    Con Augusto, Roma ha inaugurato un nuovo periodo della sua storia: l’età imperiale è stata, infatti, quella della grande ascesa che, nel giro di un secolo, ha portato Roma a regnare su un impero esteso dall’attuale Inghilterra ai confini con l’attuale Iraq, comprendendo gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa.

    Queste conquiste portarono l’espansione non solo di un impero, ma anche di una grande civiltà fatta di cultura, tecnologia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade.

    Dopo Augusto, del resto, molti altri imperatori lasciarono la loro traccia nei Fori Imperiali costruendo il proprio Foro. Roma a quel tempo contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto una popolazione di quelle proporzioni; solo Londra nell’800 ha raggiunto queste dimensioni.

    Era la grande metropoli dell’antichità: la capitale dell’economia, del diritto, del potere e del divertimento.

    • 17 Apr, 2018
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    Deliveroo, le rivendicazioni dei riders, senza alcuna tutela

    Riders deliveroo

    La rivolta dei Riders Deliveroo

     

    I Riders di Deliveroo ,Venerdì 13 aprile in trenta tra fattorini di Torino e Milano hanno occupato gli uffici centrali di Deliveroo a Milano, in via Ettore Ponti.

    Questo, con l’obiettivo di ottenere una risposta immediata alle richieste già da tempo formulate e ribadite con l’ultimo sciopero.

    Richieste  dei riders delievroo, davanti alle quali la dirigenza ha sempre fatto finta di niente.

    I riders sono riusciti a parlare con Matteo Sarzana, il general manager, che però ha chiamato la polizia e in poco tempo la sede è stata fatta sgomberare.

    Le richieste erano state inoltrate all’azienda lo scorso 20 marzo, dopo di che l’unica risposta è stata la sospensione dello sportello riders di Torino.

    Deliveroo ha deciso una novità a livello contrattuale: non più pagamenti con un fisso, ma a consegna. Contro quelle che i riders definiscono “condizioni di estrema precarietà”, l’azienda si mostra inamovibile, avendo creato anche una sorta di disuguaglianza tra loro.

    “In nome della flessibilità e dell’affidabilità – che Deliveroo pretende dai suoi lavoratori, senza minimamente contraccambiare – i rider sono divisi in: privilegiati (quelli con accesso prioritario o prenotazione illimitata) e ‘tappabuchi’ (quelli costretti a racimolare le ore rifiutate dai colleghi), cottimisti e lavoratori a tempo.

    Nessuno può sottrarsi dalla classificazione e dal disciplinamento della piattaforma virtuale, il cui effetto è però più che reale”, si legge in una nota che sottolinea “Deliveroo fa marcia indietro e passa al cottimo – affidabilità 0% – dichiarando che il 92% dei suoi lavoratori vorrebbe maggiori guadagni.

    Invece di concedere un aumento ai suoi riders, Deliveroo sceglie quindi di scaricare tutti i rischi del mercato sui suoi lavoratori, preferendo trasformarli in lavoratori-robot che si auto infliggono ritmi di lavoro sempre più performanti ed in linea con i parametri richiesti dalla piattaforma”. Inoltre, si sottolineano i rischi del mestiere.

    “Assicurazione infortuni: i dettagli dell’assicurazione con cui Deliveroo Italia copre i suoi rider in caso d’infortunio sono da sempre stati poco trasparenti.

    Nonostante i numerosi rischi affrontati per le strade della città i Riders Deliveroo godono di una copertura assicurativa minima, che non tiene conto di eventuali periodi di inabilità al lavoro.

    Cosa vuol dire tutto questo lo sanno bene il nostro compagno Oscar e tutti quelli che a seguito di un incidente e di diversi giorni fermi a casa senza poter lavorare si sono trovati senza retribuzione e senza alcun tipo di indennità.

    Condizioni da neofeudalesimo che riportano il lavoratore in una condizione di estrema ed assoluta vulnerabilità tutta a beneficio di grandi, ricchi ed onnipotenti padroni virtuali”.

    Le richieste dei riders, nello specifico, sono:

    1) Le ore vengano settimanalmente distribuite in maniera equa tra tutti i riders, come dichiarato e promesso da Matteo Sarzana durante l’incontro che ha seguito la mobilitazione del 1 maggio 2017.

    Ovvero che sia rivisto il sistema di assegnazione turni in modo da garantire almeno 15 ore settimanali ad ogni fattorino che ne faccia richiesta. Con la prerogativa assoluta che nessun riders resti senza nemmeno un’ora di lavoro.

    2) Sia garantita a tutti i nuovi assunti facoltà di scelta tra il contratto con retribuzione oraria e quello a consegna.

    3) Deliveroo si faccia carico dell’indennizzo per i danni subiti da Oscar a seguito dell’infortunio del 8 marzo 2018.

    4) Deliveroo Italia fornisca ai suoi fattorini in bici un’adeguata copertura assicurativa comprensiva di indennizzo per il periodo di inabilità al lavoro.

    • 14 Apr, 2018
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    Lancio di “Deep State”

    lancio di “Deep State”

    Set a cielo aperto a largo La Foppa a

    Milano per il lancio di “Deep State”

    In occasione del lancio di Deep State, largo La Foppa a Milano si è trasformata in un set a cielo aperto.

    Nei pressi della maxi affissione dedicata a Deep State e all’interno dello stesso impianto pubblicitario – divenuto per l’occasione palcoscenico- i passanti assistono a uno spettacolo che trasforma la location in un vero e proprio set di un film d’azione.

    Grazie alla partecipazione di stuntmen professionisti e attori in incognito sparsi tra la folla, a Largo La Foppa ogni giorno parte una mise-en-scène fatta di inseguimenti, azioni spettacolari e rapimenti alla Bond che richiama il concept della serie, la dicotomia realtà-finzione:

    “niente e nessuno è ciò che sembra”. Lo show regala momenti di grande spettacolo e divertimento e viene ripetuto due volte nell’arco della giornata. Un evento concepito per indirizzare traffico sui social media tramite l’hashtag dedicato (#DeepState) e stimolare la produzione di user generated content.

    Deep State, la prima serie tv di produzione europea dei canali Fox, è uno spy thriller in 8 puntate dal respiro internazionale.

    Girata fra Marocco, Medio Oriente e Inghilterra, e già rinnovata per una seconda stagione ancora prima della messa in onda, Deep State è in onda in Italia da questa settimana su Fox (Sky, 112) e in contemporanea in 50 paesi, compresi Usa, Canada e Australia.

    Il protagonista Max Easton è un ex agente dell’MI6, l’agenzia di intelligence britannica. Sullo sfondo, un complotto internazionale volto a trarre profitto dal caos in Medio Oriente.

    • 13 Apr, 2018
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    Formula E Roma 14 Aprile

    Formula E Roma

    La Formula E  a Roma! 

     

    Sabato 14 aprile avrà luogo il primo Formula E-Prix di Roma: sulle strade della capitale, correranno le monoposto internazionali ad alimentazione elettrica.

     

    Il tracciato dell’evento è di 2,8 km: 19 giri tra via Cristoforo Colombo e il palazzo dei Congressi.

    La corsa richiederà l’inevitabile chiusura di viale Cristoforo Colombo dalle 20.30 di giovedì 12 aprile alle 5.30 di domenica 15 aprile tra viale America e via delle Tre Fontane. 

    I 15 mila biglietti per le tribune e i titoli di accesso per le zone prato sono sold out, così come i 15 mila titoli di accesso gratuiti.

    Per quanto riguarda le misure di sicurezza, è stata prevista una green zone, divisa in 4 aree, alla quale si potrà accedere solo dopo aver superato i controlli presso i varchi di accesso.

    Non saranno presenti aree di parcheggio, pertanto è consigliato all’utenza di raggiungere la zona d’interesse utilizzando esclusivamente i mezzi pubblici di superficie e la metropolitana, che per l’occasione sarà potenziata nelle corse.

    Non ci saranno maxi schermi per poter seguire la gara che, in alternativa, potrà essere vista su Italia1.

    Poco lontano dalla pista, presso il Roma Convention Center “La Nuvola”, c’è l’E-Village di Allianz: un festival di intrattenimento e innovazione per famiglie e appassionati di tutte le età.

    Oltre a essere la sede per le sessioni di autografi con i piloti, qui si avrà l’opportunità di partecipare a una serie di manifestazioni e attività, come:

    Gli ultimi veicoli elettrici e ibridi in mostra nella Drive Zone;

    La possibilità di competere con i piloti di Formula E all’interno della Gaming Zone;

    Partecipare alla sessione di autografi e incontrare i tuoi piloti preferiti prima della gara; godere la musica dal vivo nella Stage Zone;

    Assaggiare una grande varietà di piatti e bevande locali nella Taste Zone. Si stima che l’E-Prix avrà un notevole ritorno per la città sia in termini di immagine che economici.

    Si parla di un impatto di 60 milioni di euro in tre anni. Numerosi sono gli investimenti previsti sul territorio:

    Enel ha richiesto l’autorizzazione a installare 200 punti di ricarica insieme con Acea, che saranno integrati grazie ad altri tre progetti con ulteriori 18 infrastrutture pubbliche di ricariche veloci e 15 punti di ricarica aggiuntivi proprio per il quartiere Eur, interessato nel tracciato di gara.

    Inoltre, sono previste opere di manutenzione straordinaria, riqualificazione e miglioramento del manto stradale sul percorso situato nel Municipio IX.

    Le dieci scuderie partecipanti al campionato, per un totale di venti piloti, sono costantemente impegnate nello sviluppo di soluzioni all’avanguardia. 

    Questo per promuovere attraverso gli E-Prix: la mobilità del futuro fondata sulla sostenibilità ambientale e sull’innovazione tecnologica.

    La tappa romana è una delle undici previste dal campionato di Formula E. Dopo Roma, la l’E-Prix si correrà a Parigi sabato 28 aprile.

    • 12 Apr, 2018
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    Movecoin, l’app che ti paga per camminare!

    Movecoin, l'app che ti paga per camminare!

     

    Nasce Movecoin: la app che ti paga

    per pedalare, camminare e correre

    Sostenibilità ambientale, salute e guadagno economico. Sono i tre pilastri su cui si fonda una innovativa App che consente di guadagnare 10 centesimi per ogni km percorso in modo ecologico: camminando, correndo o pedalando in bicicletta. Il motto è: più cammini, più corri, più pedali e… più guadagni! Si chiama Movecoin.

    L’utente potrà spendere i Movecoin prodotti nei negozi convenzionati in percentuale da un minimo del 10% fino al 100% del valore dell’acquisto in base agli accordi presi con i singoli punti vendita. Il valore dei Movecoin presso gli esercizi convenzionati sarà doppio del valore nominale.

    Inoltre, vi è una funzionalità nell’app davvero particolare: è possibile mettere all’Asta i Movecoin prodotti, come le criptovalute già esistenti sul mercato finanziario cedendoli al miglior offerente in cambio di euro, quindi passando di mano in mano il prezzo della moneta Movecoin potrà prendere valore nel tempo, questa particolarità potrebbe far risultare ancora più redditizi i passi e le pedalate registrati dall’app.

    Ciò che non potrà mai cambiare, però, sarà il rapporto di 10 centesimi per chilometro percorso. Infine, rispetto alle criptovalute, per i Movecoin non c’è bisogno di computer con capacità di calcolo elevatissime con enorme consumo di energia, ma solo di uno smartphone.

    • 27 Mar, 2018
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